Secondo DigiTimes — il più grande portale di informazione cinese dedicato al mondo della tecnologia — Apple avrebbe incrementato in modo significativo gli ordini di specifici raddrizzatori a ponte in GPP (glass passivated package), necessari per la realizzazione di AirPower.
Stando alle indiscrezioni provenienti dai fornitori le ordinazioni di questi specifici componenti sarebbero destinate ad impennarsi negli ultimi mesi del 2019, quando secondo i rumors la tanto attesa basetta di ricarica wireless targata Apple sarà lanciata sul mercato.
Queste voci alimentano la telenovela montata intorno ad AirPower, presentato a settembre 2017 insieme ad iPhone X ed originariamente destinato agli scaffali per il 2018. Apple non è riuscita a tenere fede a tale promessa a causa di problemi tecnici nella realizzazione di AirPower, legati al surriscaldamento durante i test di ricarica.
L’ufficio stampa di Cupertino ha evitato di commentare il clamoroso ritardo nel lancio del prodotto, senza rilasciare comunicati ufficiali, culminando a settembre 2018 con la rimozione di ogni citazione riguardante AirPower dal proprio sito.
Un ritardo del genere ha però un precedente nella storia recente di Apple che risale al 2016, quando ad essere protagoniste di un caso simile furono le AirPods: prima annunciate, poi accantonate, fino al lancio effettivo avvenuto a dicembre dopo quasi un anno di attesa.
In quel caso il rinvio reiterato della data di uscita fu subito dimenticato dagli utenti non appena misero le mani sugli auricolari, rivalutando l’attesa in funzione di un prodotto praticamente perfetto che ancora oggi non accusa minimamente i due anni di onorato servizio.
Forse da Cupertino mirano a ripetere il colpo: sfruttare i mesi di rumors e attesa per creare aspettative e aumentare l’hype attorno al prodotto.
Bisogna però ricordare che nel caso precedente dodici mesi di attesa senza garanzie furono digeriti dai consumatori perché alla fine poterono mettere le mani su un vero e proprio gioiellino.
Per replicare la stessa fortunata impresa Apple deve estrarre un coniglio bianchissimo dal cilindro, per evitare che tutto il clamore che si sta creando intorno ad AirPower torni al mittente sotto forma di delusione.
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