Da anni i dischi a stato solido hanno invaso tutto il settore commerciale informatico e anno dopo anno il prezzo degli stessi sta calando. Bisogna pensare infatti che un HDD da 500Gb due anni fa costava circa quanto un SSD da 128Gb adesso, ovvero 70-80 Euro. Quindi dopo circa 3 anni di utilizzo del mio iMac 21.5″ di metà 2011 ho deciso di aggiungere un disco a stato solido al posto del superdrive, oramai in fin di vita, nonostante il suo costante inutilizzo. Prima di tutto andiamo ad elencare le caratteristiche del Mac in questione :
Processore : Intel Core i5 (2400s) “Sandy Bridge” 2.5Ghz quad-core con 6MB di cache condivisa su L3 64-bit.
Storage : 500GB 7200-rpm SATA
Memoria : 8Gb RAM 1333Mhz
Grafica : AMD Radeon HD 6750M con 512MB dedicati.
Motivazioni
Quasi tutti gli appassionati di informatica sapranno i benefici che un disco a stato solido implementa su un pc data la sua strabiliante velocità sia in scrittura che in lettura e quindi maggiore velocità di avvio e spegnimento o apertura dei programmi, insomma tutte le funzioni che compie un Hard-Disk in una macchina. Aggiungendo un SSD quindi ho voluto dare più vita al mio Mac, allungando sempre di più il suo periodo di utilizzo, che da parte mia risulta abbastanza intenso, con editing video e lavori grafici, navigazione web, mail, ma anche per giochi e altro.
Attrezzatura e spesa finale
La prima cosa, forse quelle più importante è una buona conoscenza dell hardware, io per esempio ho letto e riletto vari manuali di smontaggio come quello che offre gratuitamente iFixit, molto dettagliate e semplici, anche se ancora in inglese.
- Due ventose per il pannello di vetro (8 euro su Amazon)
- Cacciaviti Torx (10,30 euro su Amazon)
- Cacciaviti Philips (se non lo avete a casa 9 euro su Amazon)
- Pinzette antistatiche (3,75 euro su Amazon)
- Un SSD Samsung 120 GB da 2.5″ (79,20 euro su Amazon)
- Un adattatore per l’SSD per inserirlo al posto dello spazio del disco ottico (19 euro su Amazon)
- Kit di pulizia per LCD ( 3,50 euro su Amazon)
- Un po’ di tempo a disposizione e molta pazienza.
- Un backup completo del sistema.
Spesa complessiva €129.
Ovviamente potete acquistare l’occorrente in qualsiasi negozio di informatica e scegliere qualsiasi taglio e marca di SSD.
Conclusioni
Subito dopo lo svolgimento dell’operazione ho creato un Fusion Drive (leggi guida), il favoloso mix di Apple tra un SSD e un HDD che avevo comunque nel mio Mac. Ci sono molte opinioni contrastanti sul Fusion Drive ma nulla a che vedere con la facilità di utilizzo che offre all’utente. Prima di aggiungere SSD ho cronometrato i tempi di avvio che si aggiravano intorno ai 55-60 secondi, adesso invece la macchina si accende in 19 secondi, il sistema inoltre è più fluido e tutte le operazioni appaiono più veloci. Bisogna inoltre considerare che il collegamento SATA del superdrive è di tipo SATA II e quindi la velocità dell’SSD è limitata e quindi i risultati del benchmark con un SSD collegato con SATA III saranno molto più elevati di quelli che ho registrato sul mio iMac :
Di seguito potrete vedere il video che ho realizzato nel quale è possibile vedere tutte le fasi dello smontaggio di iMac e del successivo rimontaggio.
Se invece hai un iMac mid 2010, forse ti potrà interessare questa guida.
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