Touch ID, la polizia può costringerti a sbloccare l’iPhone

Commento

Da un paio di anni a questa parte i grandi produttori di smartphone hanno sviluppato nuove tecnologie per renderne più difficili i furti. Tra queste case vi è Apple che con l’iPhone 5s ha introdotto il Touch ID, un lettore d’impronte che viene usato principalmente per sbloccare il melafonino in maniera sicura e rapida, senza dover ricorrere all’inserimento manuale del pin di sblocco.

Oggi negli Stati Uniti è stato ribadito attraverso una sentenza del tribunale che la password di iPhone è tutelata dal Quinto Emendamento mentre l’impronta Touch ID non gode dello stesso trattamento. Questa decisione è stata presa durante il processo in cui David Baust accusato di tentato strangolamento della fidanzata, è stato obbligato a sbloccare con l’impronta la protezione Touch ID del proprio iPhone: investigatori e avvocati infatti ritengono che lo smartphone dell’incriminato possa contenere prove e forse anche un video del crimine commesso. Il giudice ha dichiarato che fornire l’impronta per Touch ID è del tutto equiparabile a una prova di DNA o al campionamento della scrittura, previsto nelle perizie calligrafiche, quindi ammessa.

Questo significa che i poliziotti possono legalmente costringere il sospettato a sbloccare l’iPhone tramite Touch ID (negli USA). Per questa ragione anche negli avanzati Stati Uniti molti osservatori sostengono che questo caso dimostra l’inadeguatezza delle norme rispetto agli sviluppi tecnologici.

Stefano De Nigris

Autore

Stefano De Nigris

Sono passati tantissimi anni da quando ho scoperto l’informatica e fin da allora ho “giocato” con qualsiasi dispositivo, senza mai stancarmi. Amo l’elettronica e sono un appassionato della mela morsicata.

Avanti il prossimo

Correlati Messaggi

Discussione su questo post