Supporto auto Anker: una recensione “estrema”

Parliamoci chiaro: di supporti auto per iPhone, o comunque per smartphone in generale, ne esistono a bizzeffe ed il mercato è saturo di quest’ultimi. Ma allora, come poter recensire al meglio un prodotto del genere senza cadere nel banale? Ovvio: attaccando il supporto auto al serbatoio della proprio moto, prendere una strada chiusa al traffico e spararsi in accelerazioni per testare la resistenza della ventosa.

No, non è uno scherzo. L’ho fatto davvero! Se ci pensate bene, in fondo in fondo, ha anche un suo senso. Qual’è la parte che più vi interessa in un supporto auto? Per me è la ventosa, perché se quella funziona male e non regge, per me tutto il supporto non ha senso, anche se quest’ultimo può piegarsi, rotarsi ecc.

Basta giri di parole, incominciamo a parlare del supporto Anker per smartphone.

Quest’ultimo è semplice, ma mi è piaciuto. Non ha fronzoli o cose particolari, ma fa il suo sporco dovere.

Supporto auto Anker

Il supporto è composto da due parti: la prima, che potremmo definire il braccio, ha nella parte inferiore la ventosa (che tra un attimo scopriremo se è resistente o meno) e due rottelline per poter regolare l’inclinazione del braccio e la rotazione del supporto; il tutto da una buona sensazione di solidità generale.

Il braccio del supporto

Il porta smartphone

Per quanto riguarda, invece, il vero e proprio supporto, quest’ultimo ha, sia nella parte dove andrà a toccare il retro del nostro smartphone, sia ai lati, una gomma protettiva, che devo ammettere essere fatta anch’essa decisamente bene, e che non da per nulla la sensazione di cinesata.

Come dicevamo, quindi, per testare la resistenza della ventosa, cos’ha partorito la mente malvagia del sottoscritto? L’attacco al serbatoio della moto e vedo se resiste ad accelerazioni, frenate e all’impatto con il vento.

Attaccato alla moto

Attaccato alla moto

La ventosa avrà resistono o si sarà staccata sfondandomi la visiera del casco? Non vi resta che guardare il video per scoprirlo!