Recensione Xiaomi Redmi Note 2 Prime – Quando le sorprese arrivano dalla Cina!

E’ da un po’ che osservo con curiosità i prodotti di Xiaomi, che probabilmente alcuni di voi non avrà mai sentito nominare, eppure è attualmente il produttore leader di dispositivi mobili per il mercato cinese. Al momento solo mercato cinese perché ufficialmente Xiaomi non vende in altri paesi, almeno per il momento, anche se sono convinto che presto faranno il grande passo. E credo anche che potranno avere successo se continueranno a coniugare una buona qualità costruttiva, con un design molto occidentale e soprattutto prezzi di vendita davvero concorrenziali.

Il prodotto protagonista della recensione riassume bene tutte le qualità di questa azienda ma anche qualche piccolo difetto, dovuto probabilmente al fatto che i suoi sono tutti prodotti di importazione. Si tratta dello Xiaomi Redmi Note 2, uno smartphone Android con display da 5,5″, che ho trovato sorprendente, soprattutto in relazione al prezzo di vendita, che attualmente si aggira intorno ai 180€.

Normalmente non lo faccio mai, ma ho voluto appositamente porre l’accento sul prezzo, perché credo che inevitabilmente debba influenzare il giudizio su questo prodotto. A partire da una confezione un po’ scarna e che contiene unicamente il cavo Usb e l’adattatore da parete, chiaramente non in formato europeo.

Design e materiali

Uno degli aspetti che mi ha attirato del Redmi Note 2 è il design, molto semplice lineare e per certi aspetti anche molto europeo, condizionato dal fatto che personalmente amo le cose semplici. In effetti non c’è alcuna soluzione stilistica degna di particolare nota, ma nell’insieme l’aspetto di questo smartphone mi sembra riuscito e in parte dissimula le sue generose dimensioni. I materiali utilizzati sono tutti plastici e non potrebbe essere altrimenti a questo prezzo, ma devo dare atto a Xiaomi di aver saputo scegliere plastiche di ottima qualità, come ad esempio quella della cover posteriore, tutta bianca con una rifinitura opaca, che ha il pregio di non attirare in alcun modo le ditate. Nel complesso devo dire che anche l’assemblaggio è davvero buono e tutti i dettagli e le rifiniture sono di ottimo livello, sempre tenendo a mente il prezzo del terminale.

Frontalmente la cornice è totalmente nera e nasconde 3 tasti a sfioramento, molto belli anche questi e retroilluminati, solo di rosso in questo, caso a differenza del led di notifica che invece è personalizzabile in più colori. In generale si nota una certa cura ai dettagli difficile da trovare in questa fascia di prezzo, ma alla quale Xiaomi dimostra di tenere sempre in considerazione nei suoi prodotti.

Scheda Tecnica e prestazioni

La scheda tecnica dello Xiaomi Redmi Note 2 è di tutto rispetto, con un processore top di gamma, il Mediatek  Helio X10, un octacore con clock a 2,2 Ghz (2 nella versione normale), 2 Gb di memoria Ram, 32 Gb di spazio di archiaviazione, espandibile con micro sd (fino a 64Gb), modulo dual SIM 4g, Wi-Fi ac, e leggendola pare di avere di fronte un terminale di fascia medio alta.

Le prestazioni vi dirò non tradiscono quello che sulla carta promette l’hardware, il Redmi Note 2 è un terminale prestante, molto fluido in tutte le circostanze e che lascia a bocca aperta aperta chiunque venga poi a sapere il prezzo al quale viene venduto. L’interfaccia è sempre fluida ed è raro andare incontro ad impuntamenti, così come anche l’apertura delle applicazioni è piuttosto rapida. Buone le performance anche con videogiochi impegnativi e ricchi di grafica 3D.

Una delle feature più interessanti è naturalmente la possibilità di avere 2 Sim, che vengono gestite contemporaneamente. Il sistema permette di gestirle appieno scegliendo diversi parametri, come ad esempio impostare la navigazione internet solo su una delle 2. L’accesso agli slot delle sim così come a quello della micro SD avviene posteriormente una volta rimossa la scocca e da dove si ha accesso anche alla batteria, che anch’essa può essere rimossa. Ed è una buona notizia, perché a dispetto dei 3060 mAh, non garantisce un’autonomia di ottimo livello. Con qualche accortezza si arriva fino a sera, ma sinceramente mi sarei aspettato qualcosina di più.

Schermo

Il display è un 5,5 pollici con risoluzione Full HD, tecnologia IPS a 401 ppi, un display che ho trovato molto gradevole da vedere, anche se il pannello non è un top di gamma e lo si nota quando si va a variare l’angolo di visuale. In queste circostanze i colori si perdono un po’ e anche i neri diventano meno neri. Ma nel complesso vi dirò è un buon display, sufficientemente definito e con la possibilità di andare a variare la tonalità dei colori, scegliendone una più fredda o leggermente più calda. E’ presente anche una modalità lettura che cambia il display in tonalità gialla per rilassare gli occhi. Soddisfacente anche la visione dei filmati, che gode di un’audio abbastanza pulito e potente, a patto di non appoggiare il retro del terminale su una superficie fono assorbente, a causa del posizionamento dello speaker sulla scocca posteriore.

Foto e video

Xiaomi Redmi Note 2 è dotato di 2 fotocamere, quella posteriore da 13 megapixel con flash e quella anteriore da 5 megapixel. Con entrambe si riescono ad ottenere scatti dignitosi a patto di godere di buona illuminazione. Le immagini godono di una buona definizione e anche i colori appaiono abbastanza naturali, anche se in alcune circostanze, in particolare in presenza di sole intenso, la saturazione appare un po’ troppo accentuata.

Sono rimasto invece abbastanza deluso dai video in Full Hd, mai veramente fluidi, con un autofocus troppo sensibile e talvolta impreciso e il risultato sono riprese scattose e in generale di qualità non adeguata a quello che sulla carta promette questo sensore.

Ergonomia

Le dimensioni del Redmi Note 2 sono sicuramente importanti, 152 x 76 x 8,25 mm, seppure con uno spessore contenuto 8,3 mm e un peso di 160 grammi che lo rendono comunque piacevole da tenere in mano, anche se si tratta di un dispositivo dalle dimensioni generose. Dal punto di vista ergonomico, a parte una certa propensione a scivolare con una saponetta dovuta al rivestimento della cover posteriore, il dispositivo è comunque abbastanza agevole da maneggiare e da utilizzare nel quotidiano, anche se nelle tasche, insomma non passa certo inosservato. Molto comoda la funzione di utilizzo ad una mano, attivabile facilmente facendo uno swipe tra il tasto centrale è quello di destra.

Interfaccia e esperienza utente

Xiaomi ha una sua interfaccia che si chiama Miui ed è basata su Android Lollipop 5.0. La MIUI è ora alla versione 7, ma il problema più grande è che essendo progettata solo per il mercato cinese, viene rilasciata ufficialmente in lingua cinese e inglese. È possibile però averla anche in italiano affidandosi a Rom non ufficiale e rilasciate settimanalmente, con conseguenti aggiornamenti frequenti da dover fare e qualche bug che ogni tanto salta fuori. Io ad esempio dopo un’aggiornamento mi sono reso conto di aver perso il codice IMEI delle due sim rendendo  inservibile la parte telefonica e quindi sono stato costretto a cercare una soluzione in rete sui forum. Soluzione trovata  e problema risolto ma questo è per farvi capire, il Redmi, ma in generale tutti i dispositivi Xiaomi non sono terminali per tutti. Insomma se non sapete cos’è una rom o non vi piace spendere tempo sui forum e non avete un amico che possa farlo per voi, forse è il caso di rinunciare all’acquisto del terminale.

Detto questo vi confesso che la MIUI mi piace molto, forse perché a modo suo è graficamente simile a iOS e devo dire anche molto curata in ogni dettaglio. Complice poi la potenza del dispositivo in questione, tutte le operazione risultano piuttosto fluide. In particolare ho apprezzato la possibilità di cambiare l’interfaccia scegliendo tra le centinaia di temi preconfezionati e disponibili al download. Non mancano funzioni utili come il controllo del consumo di banda, o i controlli parentali, così come funzioni forse meno utili, ma divertenti, come la possibilità di trasformare il dispositivo in un telecomando multi funzione che sfrutta la porta ad infrarossi.