Recensione iPhone 6s – E’ davvero il miglior iPhone di sempre?

Recensione iPhone 6s – Come ogni anno questo è il periodo dedicato alla recensione dello smartphone più importante nel panorama dei dispositivi mobili, cioè l’iPhone.

Questo è l’anno dedicato alla versione S, cioè una versione molto simile alla precedente, ma che come indica la lettera S dovrebbe essere più potente e performante della precedente e mai come questa volta Apple è riuscita nel suo intento. Intendiamoci, iPhone 6 e iPhone 6s sono esteticamente praticamente identici, a patto di non acquistare la colorazione Rose Gold, che  sinceramente era un po’ in contrasto con i miei gusti. E così scegliendo quella che è la mia colorazione preferita, cioè il grigio siderale, l’unica differenza visibile è la piccola S posta sul retro della scocca.

Le prime differenze si notano prendendo in mano iPhone 6s che è leggermente più largo, più alto e più spesso, 7,1 mm di spessore, rispetto ai 6,9 oltre a essere anche più pesante, 143 grammi contro i 129 grammi di iPhone 6. Si tratta di una differenza non così marcata e che si percepisce solamente se nell’altra mano si tiene il 6. Una variazione di dimensioni che tra il resto non costringe a cambiare le proprie cover, che nel mio caso ho riscontrato essere tutte compatibili, anche quelle rigide. Del resto la stessa Apple continua a vendere le stesse cover dell’anno scorso aggiungendo solamente qualche nuova colorazione.

Le novità di iPhone 6s stanno dunque tutte in una dotazione hardware potenziata, a partire da un processore A9 con architettura Arm a 64 bit e co-processore M9 integrato, per intenderci quello dedicato al monitoraggio delle attività di movimento e fitness. La memoria Ram raddoppia e passa a 2 Gb aumentando la reattività dell’interfaccia, diminuendo i tempi di apertura delle applicazioni e in generale offrendo un’esperienza realmente migliore rispetto a quella offerta da iPhone 6. Del resto i benchmark confermano un incremento di potenza davvero importante e pongono iPhone 6s ai vertici della categoria. Tutte le operazioni risultano sempre fluide e anche elaborazioni complesse, come ad esempio quelle di un video in 4k con iMovie, sono incredibilmente veloci e prive di qualsiasi lag o impuntamento.

La novità più interessante a mio parere è rappresentata dal 3D Touch, tecnologia che abbiamo visto in anteprima su Apple Watch, ma che su iPhone da un’idea più chiara di quelle che sono le sue potenzialità. In pratica lo schermo di iPhone è ora in grado di riconoscere la pressione che viene esercitata col dito e l’interfaccia risponde offrendo scorciatoie e nuove gestures. E’ possibile ad esempio accedere direttamente alla modalità selfie della videocamera o eseguire una chiamata rapida, senza aprire le rispettive applicazioni. Premendo sul lato sinistra del display si ha poi immediatamente accesso alla schermata di multitasking. Comoda anche la funzione Peek and pop che permette di avere un’anteprima dei link contenuti ad esempio su un messaggio o una mail, senza aprirlo direttamente su Safari.

Al momento sono compatibili le applicazioni di Apple e qualche applicazioni di terze parti, ma se e quando gli sviluppatori decideranno di implementarla sulle loro applicazioni, credo che il 3D Touch possa rivoluzionare il modo di approcciare a iOS, che peraltro, e questo secondo me è un vantaggio, non obbliga per nulla l’utente ad usare il 3D Touch.

Sarà poi interessante capire come e quali nuove funzionalità il 3D Touch possa offrire ad esempio con i videogiochi sviluppati per iOS o come nelle prossime versioni del sistema operativo potrà dare vita a tutta una serie di nuove funzionalità.

Apple questa volta ha deciso di migliorare entrambe le fotocamere e di portare quindi quella posteriore da 8 a 12 mpx e quella anteriore da 1,2 a 5 mpx. Il risultato sono ovviamente foto migliori, anche se nel caso della fotocamera posteriore il miglioramento è percepibile, ma ovviamente non è così netto. Diverso il discorso per quella anteriore dove lo step di incremento è più marcato grazie anche alla tecnologia (o trucchetto!) del Retina flash, che utilizza cioè il display di iPhone come una sorta di flash, garantendo selfie di migliore qualità anche in condizione di luce scarsa.

Interessante la possibilità di girare video in 4k, con una risoluzione 3840 x 2160 a 30 fps e con una densità di 8 milioni di pixel, 4 volte superiore rispetto alla densità di pixel del Full HD. Il risultato sono video di incredibile qualità e la possibilità di effettuare dei crop in post produzione senza perdita eccessiva di qualità. Mi sono davvero divertito molto a realizzare un breve video in 4k montato interamente con iMovie per iPhone e se non lo avete ancora visto vi consiglio di dargli un’occhiata (link).

Capitolo a parte quello delle Live Photos, più che altro un divertimento fine a se stesso, visto che per il momento le applicazioni compatibili e le opzioni di condivisione sono piuttosto limitate. La tecnologia non è sicuramente nuova e forse l’avete già vista su altri terminali, in pratica permette di catturare alcuni fotogrammi e il sonoro prima e dopo lo scatto della foto e una volta che si andrà a premere sul display la foto prenderà magicamente vita. Apple ha inoltre introdotto la possibilità di impostare sfondi live, che appunto come le live photos si animano alla pressione del display.

Se la capacità della batteria e la risoluzione del display sono rimaste le stesse, una citazione la merita il Touch ID, che ora è di seconda generazione ed è incredibilmente rapido, basta semplicemente appoggiare un’attimo il dito perché iPhone si sblocchi, dimezzando di fatto il tempo che ci metteva su iPhone 6.