Settimana scorsa sono finalmente riuscito a ritagliarmi un paio di orette per poter vedere Jobs The Movie, il film ispirato alla vita di Steve Jobs, uscito nelle sale cinematografiche italiane il 17 novembre. Nonostante già sapessi che negli Stati Uniti, dove il film è uscito molto prima, la critica è stata piuttosto spietata e il film non ha avuto nemmeno il riscontro del pubblico, fra me e me ho voluto pensare che già successo altre volte, un film che ha avuto poco successo negli Stati Uniti, in realtà poi è riuscito ad avere un buon successo una seconda possibilità in Europa.
Purtroppo non è il caso di Jobs, un film che mi ha dato la netta impressione di essere la classica occasione mancata. Obiettivamente dal punto di vista tecnico, anche se io non sono un cinefilo, mi pare che il film sia fatto abbastanza bene sia a livello di regia che di sceneggiatura. Molto pertinenti le ambientazioni e soprattutto la colonna sonora con canzoni tipiche delle varie epoche, appartenenti ad artisti amati dallo stesso Jobs.
Impressionante poi la somiglianza di Ashton Kutcher che ha fatto davvero un’ottima interpretazione, anche se talvolta la camminata tipica di Jobs mi è sembrata eccessivamente accentuata, quasi ai limiti della caricatura.
Purtroppo è la storia quella che lascia un po’ l’amaro in bocca, nel film vengono ripercorse le vicende di Jobs, dagli inizi all’Università nel 1974, fino alle soglie del 2011, in coincidenza con la presentazione di iPod.
Tralasciando che viene quindi lasciata fuori una parte importante e stimolate della vita di Jobs, cioè la seconda nascita di Apple, con la grande affermazione degli anni 2000, sono state inoltre tralasciate parti importanti della sua vita, lasciando dei buchi evidenti, soprattutto a chi ha potuto leggere la biografia ufficiale di Walter Isaacson.
Manca ad esempio tutta la parte relativa ai dissidi con Bill Gates, così come il periodo della sua vita lontano dalla Apple, viene solo sfiorato la creazione della NEXT e viene completamente ignorata la Pixar. Lo stesso personaggio di Jobs, visionario e ambizioso, viene dipinto addirittura in maniera più morbida di quanto non venga fatto nella biografia autorizzata.
Per concludere il film in sé non è assolutamente malvagio e anche se personalmente sono rimasto un po’ deluso, ne consiglio comunque la visione. Non è sicuramente il film ideale per chi desidera conoscere a fondo la vita di un personaggio controverso come quello di Jobs e tutto sommato mi sento di consigliare molto di più un vecchio film uscito qualche anno fa, I Pirati Di Silicon Valley, nel quale vengono narrate le vicende di Jobs e la Apple e quelle di Gates e la Microsoft.
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