Alla discesa in campo di Apple nel mondo dell’informazione e dell’editoria i colossi del settore hanno risposto alzando le barricate intorno al proprio monopolio, rifiutando la collaborazione con Apple News+.
L’AD del NY Times, Mark Thompson, ha comunicato il proprio intento di far fronte alla proposta avanzata da Cupertino, dimostrando la propria diffidenza sull’idea di affidare la propria distribuzione online a terze parti, temendo di perdere il controllo sul proprio prodotto.
Occorre ricordare che ora chi volesse abbonarsi al quotidiano più letto negli States nella sua versione telematica deve sottoscrivere un abbonamento mensile di 15$, a cui sembra che dalle parti della Eighth Avenue siano tutt’altro che disposti a rinunciare.
Al Times fa eco il Washington Post, mentre il Los Angeles Times e il Wall Street Journal hanno raggiunto un accordo con Apple per la pubblicazione dei loro articoli su News+.
In particolare il WSJ ha acconsentito alla distribuzione dei propri pezzi solo in formato ridotto. Il contratto metterà a disposizione degli abbonati Apple solo notizie generali “snackable”, ovvero fruibili con la facilità e la velocità con cui si divora uno snack.
In questo modo chi solitamente consulta il Journal per esigenze lavorative o di affari difficilmente potrà sostituire la copia del giornale con l’abbonamento ad Apple News+.
Un altro tema riportato dagli editori è l’accesso limitato ai dati di consumo: sarà il colosso di Cupertino a sapere chi fruisce di quali storie.
La risposta dei promoter del servizio News+ fa riferimento alla nuova linfa che il medium dello streaming ha portato nel mondo della musica.
I servizi in abbonamento hanno effettivamente aumentato l’importo che il consumatore medio spende annualmente in musica, invertendo la curva dei ricavi nel settore musicale, prima delle app di streaming in declino da più di un decennio.
Resta da vedere come si svolgerà la vicenda intorno all’informazione, se ancora una volta Apple avrà fatto centro e se anche gli editori più scettici alla fine offriranno la propria collaborazione.
Tutto questo con la solita incognita tricolore: quando vedremo Apple News+ in Italia?
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