Attraverso un comunicato ufficiale Apple ha negato che siano avvenute delle violazioni di iCloud o Trova il mio iPhone da parte di un attacco hacker.
“Dopo oltre 40 ore di indagini”, si legge sulla nota pubblicata da Apple, “abbiamo scoperto che gli account di alcune celebrità sono stati compromessi con attacchi mirati su nome utente, password e domande di sicurezza – una pratica che è diventata fin troppo comune su Internet. Nessuno dei casi su cui abbiamo indagato è scaturito da una violazione nei sistemi di Apple, compresi iCloud e Trova il Mio iPhone”. Aggiungendo: “per proteggervi da questo tipo di attacchi, consigliamo a tutti gli utenti di utilizzare password sicure e di abilitare il processo di verifica a due passaggi. Possono essere trovate informazioni su entrambi sul nostro sito http://support.apple.com/kb/ht4232.”
Apple non è molto specifica (per non urtare la sensibilità di qualcuna delle celebrità che potrebbe sentirsi imputata di incompetenza o leggerezza), ma di fatto i vertici dell’azienda mettono sul banco degli imputati l’abitudine ad usare password facilmente individuabili o domande segrete a cui è facilissimo rispondere.
Tuttavia la società di Cupertino non è esente da colpe dato che la falla in “Trova il mio iPhone” infatti è rimasta aperta per mesi, chiusa due giorni fa e forse solo parzialmente. Potenzialmente qualcuno avrebbe potuto sfruttarla per compromettere centinaia di migliaia di account, per quanto ne sappiamo – senza necessariamente prendere di mira personaggi famosi o rendere pubbliche le informazioni rubate.
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