Il Ces 2013 è terminato da qualche giorno e fra le notizie interessanti arrivate da Las Vegas, una è sicuramente quella di Canonical, la società che si occupa della distribuzione più famosa di Linux, cioè Ubuntu, che ha annunciato un sistema operativo basato su Ubuntu per smartphone.
Finora si erano viste solamente foto, invece ora è spuntato il video (via DDAY) nel quale si può vedere un hands on di Ubuntu Phone OS su un Galaxy Nexus. Sebbene il sistema operativo sia ancora in fase di sviluppo funziona già abbastanza bene, l’interfaccia grafica è user friendly e riprende lo stile di Ubuntu sia nei colori che nella caratteristica barra laterale.
Dal punto di vista hardware dovrebbe essere un O.S. parco di risorse, si parla come requisiti minimi di un processore ARM Cortex-A9 single core da 1 GHz, affiancato da almeno 512 MB di RAM e 4 GB di memoria flash, espandibili tramite SD. Sarà supportata anche la piattaforma x86 per dispositivi basati su System-on-Chip Atom.
Ubuntu punta quindi a ritagliarsi una nicchia nel mercato dei sistemi operativi, ma parte da molto indietro, come insegnano Apple e Google infatti, il successo di un sistema per Smartphone viene decretato dall’esperienza di utilizzo e dalla presenza l’ecosistema di app e servizi. Per colmare il gap Canonical punta partnership come quella con Amazon per proporre contenuti audio e video interessanti, vedremo poi come si svilupperà il comparto di sviluppo delle app, quante saranno, quale sarà la distribuzione di queste e se avverrà in maniera analoga alla versione per desktop.
Ci sono comunque parecchie perplessità, infatti Canonical non ha ancora annunciato collaborazioni con produttori hardware per la produzione di terminali, inoltre per la commercializzazione si parla addirittura del 2014 e comunque qualora dovesse farcela a mio parere conquisterà una piccola nicchia di clienti, probabilmente chi utilizza già Ubuntu per desktop, nel frattempo è molto probabile che i leader del mercato consolidino il predominio apportando nuove funzionalità ai loro sistemi operativi chiudendo ulteriori spiragli agli aspiranti outsider, tra i quali anche Mozilla,Tizen e Sailfish.
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