Da Lunedì scorso, in concomitanza dell’uscita di iOS 8.1, Apple ha ufficialmente lanciato (solo negli USA, al momento) Apple Pay, il nuovo sistema di pagamento ideato dalla società californiana.
I primi approcci sembrano essere stati positivi, salvo qualche imprevisto, ma c’è chi proprio sta facendo di tutto per impedire che tale metodo di pagamento diventi popolare.
Stiamo parlando di catene del calibro di Walmart, Kmart, 7-Eleven, Rite Aid, CVS, Best Buy ecc, le quali hanno deciso di disabilitare i pagamenti tramite NFC. Il motivo? Bloccare sul nascere Apple Pay e fare spazio, invece, al loro nuovo sistema di pagamento, CurrentC.
Le differenze sostanziali tra questi due metodi di pagamento sono principalmente due: le commissioni, che CurrentC non prevede mentre Apple Pay si, e la proliferazione del cliente, in quanto Apple ha dichiarato più volte che non rilascerà informazioni riguardo alle abitudini di acquisto dei propri utenti.
CurrentC, però, a differenza di Apple Pay, non è ancora una realtà, e se il cliente si abitua ad utilizzare un sistema di pagamento, poi sarà molto più difficile “inculcarli” quello nuovo.
Staremo a vedere se Apple, insieme agli istituti che emettono carte di credito, riuscirà a scendere a patti con queste catene di negozi, anche se, la cosa, sembra alquanto complessa.
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